1. |
diciassette
01:50
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Vorrei che piovesse ogni notte d’estate
L'acqua rinfresca le strade
Alimenta i canti delle rane
Vorrei rivedere il tuo volto ogni inverno
Coperto di lacrime scese per il freddo
Vorrei non contar più il tempo
Cedere,
al suo passo incessante e rapido
lasciarsi guidare e sentir le gambe cedere
Cedere e poi rialzarsi per poi ricedere
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2. |
diciotto
01:35
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Ricordo le strade
Ma non dove portano
Le bici che sfrecciano
I numeri smisero di scorrere
Le lancette di girare
Quei fiocchi di neve colorano ancora il dipinto bianco del tempo che poteva essere scritto
Disegnato
Credere
Che non possa mai finire
Ignorare
Che deve ancora iniziare
Sperare
Che non torni mai a scorrere
Vivere
Nel dubbio
Per sempre
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3. |
quindici
02:54
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Ricordi
Il sole a scaldare i nostri litigi per le vie del centro
Il vapore dell’acqua nell’aria e tu che mi hai convinto a provarci
Il bianco panna del lino e un profumo di un verde smeraldo
Nascosti nell’armadio conservo ancora questi ricordi
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4. |
venti
01:16
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Difendiamo le mura
Dei traguardi raggiunti
Delle lente conquiste
Di ogni piccolo passo che ci rende vicini
Che sorpassa i confini
Che ci porta lontani
Che lega i nostri destini
Che ci fa sentir vivi
Che ci rende più vivi
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5. |
ventitré
03:40
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Lotti coi sogni?
Ti batti con le ombre?
Cammini come dormendo?
Il tempo è scivolato via.
La vita ti è stata rubata.
Indugiavi per delle inezie.
Vittima della tua follia.
[Lamento funebre per Jamis sulla Piana dei Morti; dai “Canti di Muad’Dib, della Principessa Irulan]
Penso che vivere sia una gioia e mi chiedo se avrò mai la possibilità di balzare indietro fino alle radici di questa mia carne e di conoscermi com’ero un tempo. Là è la mia radice. Se poi qualche mio atto mi consentirà di trovarla, ciò è nascosto nei grovigli del futuro. Ma tutte le cose che può fare un uomo, sono anche mie. Ognuno dei miei atti può conseguirlo.
[Parla il ghola, dai Commentari di Alia]
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Miles Corvo Italy
When am i going to quit this scene bullshit and start watching professional basketball?
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